“I tirolesi nel 1809 presero le armi contro l’imperatore Napoleone Bonaparte combatterono, soffrirono e morirono non per un vago ideale, ma per difendere qualcosa di molto concreto, a cominciare dalla libertà religiosa, ossia la possibilità stessa di accedere ai sacramenti, di avere per se e per i propri figli un’istruzione cristiana, di poter trasmettere e comunicare liberamente la fede stessa»…(continua a leggere)