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Archivi categoria: Benefici attuali del cristianesimo e cattolicesimo

Caritas italiana ha donato 35 milioni di euro ai terremotati dell’Aquila

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A due anni dal terremoto del 6 aprile 2009 che ha devastato L’Aquila e altre zone dell’Abruzzo, Caritas italiana traccia un bilancio delle iniziative realizzate. Grazie alla solidarietà espressa da quasi 23.500 donatori italiani ed esteri (singoli, parrocchie, associazioni, diocesi, scuole…) e al contributo della Cei, sono stati raccolti complessivamente 35.143.685 euro. La notizia è diffusa dall’agenzia SIR…(continua a leggere)
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93 diocesi italiane creano 2500 posti per gli immigrati dal Nord Africa

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Le crisi del mondo arabo e islamico stanno provocando un aumento dell’immigrazione sulle coste nord del Mediterraneo. Si susseguono gli sbarchi soprattutto a Lampedusa e forti tensioni si registrano sull’isola agrigentina…(continua a leggere)

Ecco cosa è emerso dai documenti sul Vaticano filtrati da WikiLeaks

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Ciò che emerge nettamente dai documenti sul Vaticano redatti dai diplomatici americani e filtrati da WikiLeaks è l’opera diplomatica, umanitaria e caritativa della Chiesa cattolica. Ne parla a Zenit.it Matteo Luigi Napolitano, professore associato di Storia delle Relazioni Internazionali all’Università “G. Marconi” di Roma e delegato internazionale del Pontificio Comitato di Scienze Storiche per i problemi di Storia Contemporanea. Riportiamo alcune riflessioni: «I diplomatici americani notano più volte che il Vaticano è per lo sviluppo del Terzo Mondo e che vuole la cancellazione del debito per i Paesi poveri; il Papa, per gli americani, è sicuramente “il leader più ampiamente riconosciuto a livello mondiale, insieme al Presidente degli Stati Uniti”. I documenti ci dicono che l’attenzione della Santa Sede per il Medio Oriente è costante: anche se la sua politica non combacia con quella del Presidente Bush. Con l’Amministrazione repubblicana vi è disaccordo anche sulla guerra in Iraq. Colpisce poi quello quel che si legge sulla Cina: “La Santa Sede ha eccellenti fonti di informazione sui dissidenti, sui diritti umani, sulla libertà religiosa e sul controllo governativo sulla popolazione”. In India, leggiamo nelle carte, “il Vaticano, i vescovi locali […] e varie organizzazioni missionarie sono e continueranno a essere osservatori attenti degli abusi sui diritti umani”. Gli americani sanno anche che “la Chiesa è a Cuba l’unica maggiore istituzione indipendente dal governo”. Il Vaticano combatte il traffico di esseri umani ed è contro la pena di morte. La diplomazia vaticana è impegnata a combattere il turismo sessuale, soprattutto quello a danno dei minori, negli aiuti ai Paesi più poveri, nella riforma del sistema degli aiuti umanitari, nella condanna dell’antisemitismo». Dai documenti, continua Napolitano, emerge che i diplomatici americani informano il Presidente Obama del fatto che «”il Vaticano è secondo solo agli Stati Uniti nel numero di Paesi con cui intrattiene relazioni diplomatiche (188 e 177 rispettivamente)”, Benedetto XVI, scrivono da Washington, “gode del rispetto anche dei non cattolici”, ed è “un megafono morale che non ha confronti”».

 

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    650 progetti per il Terzo Mondo grazie all’8×1000 e alla faccia dei neodarwinisti.

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    Titolo enigmatico, ma leggendo si chiarirà. La Chiesa italiana è in prima li­nea accanto a chi ha bisogno: vicino alle popolazioni pove­re del globo, nelle zone spesso de­presse, laddove l’esistenza delle persone è messa in pericolo dalla precaria situazione politica, so­ciale e culturale. In più di venti an­ni il Comitato per gli interventi ca­ritativi a favore del Terzo Mondo, presieduto da monsignor Giovan­ni Battista Gandolfo, grazie ai fon­di provenienti dall’Otto per mille destinati alla Chiesa cattolica, ha realizzato numerosi progetti a so­stegno della promozione umana e dello sviluppo nel Sud del mondo. Il 10 e l’11 dicembre l’ultima riu­nione del Comitato ha valutato no­vanta progetti, dei quali ne sono sta­ti approvati 57, per un totale di qua­si sette milioni di euro (28 in Afri­ca, 18 in America Latina, 9 in Asia, uno in Medio Oriente e uno in O­ceania). Ad oggi quindi –riporta Avvenire– sono 650 i progetti approvati, per un totale di circa 80 milioni di euro. Il tutto grazie all’8×1000, impiegato dalla Chiesa proprio per questi motivi: «per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo». Per ora nessun teorico della cospirazione o alcun membro di sette ateouaarinorazionaliste ha mai fatto nulla di simile, a parte sprecare fior di quattrini per tentare di impedire che la Chiesa cattolica aiuti il Terzo Mondo. In realtà fanno qualcos’altro…ad esempio l’UAAR è nota per promuovere ogni anno il “Darwin Day”.

    Ma che legame c’è fra l’accanimento verso l’8×1000, e quindi verso i progetti missionari per il Terzo Mondo e la promozione di una giornata di memoria del grande naturalista Charles Darwin? La risposta emerge probabilmente in una delle infinite citazioni con cui il fondatore del darwinismo è stato anche riconosciuto -al di là dei grandi meriti scientifici- come uno dei padri del razzismo eugenetico (non a caso fu suo cugino, ateo e materialista, Francis Galton l’inventore dell’eugenetica, concretizzata poi dal Nazismo): «Noi uomini civilizzati facciamo di tutto per arrestare il processo di eliminazione: costruiamo asili per pazzi, storpi e malati; istituiamo leggi per i poveri e i nostri medici esercitano al massimo la loro abilità per salvare la vita di chiunque. Vi è motivo per credere che la vaccinazione abbia salvato un gran numero di quelli che per la loro debole costituzione un tempo non avrebbero retto al vaiolo. Così i membri deboli delle società civilizzate propagano il loro genere […]. Dobbiamo quindi sopportare l’effetto, indubbiamente cattivo, del fatto che i deboli sopravvivano e propaghino il loro genere, ma si dovrebbe almeno arrestarne l’azione costante, impedendo ai membri più deboli e inferiori di sposarsi liberamente come i sani» (C. Darwin, L’origine dell’uomo, Newton 1994, pag. 628). Oggi le ideologie laiciste, riduzioniste, scientiste e neodarwiniste non impediscono più ai membri inferiori e malati di propagare il loro genere, ma, meno indirettamente, sembrano affannarsi per bloccare gli enti -e non ce n’è uno più attivo della Chiesa cattolica- che si spendono quotidianamente perché tutto ciò sia possibile.

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    Nuova ricerca sociologica: la religione è “l’ingrediente segreto” che rende le persone più felici.

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    «Che ci sia uno stretto legame tra una vita soddisfacente e la vita religiosa è noto da tempo». Con queste parole comincia un nuovo studio sul numero di dicembre della “American Sociological Review”. Ma, secondo questi esperti, la religione è proprio “l’ingrediente segreto” che rende le persone più felici (d’altra parte confermano tutto un filone di ricerche in merito, che in piccola parte è riportato più sotto nellle “notizie correlate”). Lim Chaeyoon, docente di sociologia presso l’Università del Wisconsin-Madison, che ha condotto lo studio, dice: «Il nostro studio offre una prova convincente che sono gli aspetti sociali della religione che conducono ad una vita soddisfacente. In particolare, siamo convinti che siano le amicizie costruite all’interno delle comunità religiose ad essere l’ingrediente segreto che rende la gente più felice». D’altraparte è ciò che la Chiesa ha sostenuto fin dalla prima comunità cristiana: Dio si è fatto conoscere all’uomo attraverso l’uomo Gesù e i suoi dodici discepoli. Chi nasce 2000 anni dopo, per arrivare a Lui deve rispettare il metodo: si arriva a Dio non attraverso pensieri o la spiritualità interiore, ma attraverso l’amicizia e l’incontro eccezionale con altri uomini, testimoni di Lui. Nel loro studio, “Religione, reti sociali, e soddisfazione di vita” (è consultabili qui in formato pdf), Lim e Robert D. Putnam, docente all’Università di Harvard, hanno svolto un’indagine su un campione rappresentativo degli adulti degli Stati Uniti dal 2006 al 2007. Riflessioni ironiche e un pò pascaliane: se gli atei hanno ragione: hanno vissuto mediamente male e alla fine della vita gli aspetta la loro frustrante profezia. Se gli atei hanno torto: hanno vissuto mediamente male e alla fine della vita gli aspetta una circostanza ben peggiore. Se i credenti hanno torto: hanno vissuto comunque mediamente meglio e alla fine della vita gli aspetta la frustrante profezia degli atei. Se i credenti hanno ragione: hanno vissuto mediamente meglio e alla fine della vita gli aspetta una circostanza ben più felice. Uno scommettitore serio non eisterebbe a puntare!!

     

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