
Archivi categoria: Eutanasia e Testamento biologico
Stati vegetativi: un casco dimostra la loro coscienza e volontà

Il neurologo Zampolini: «non sono credente ma dico no al testamento biologico»

Marco Paolini: «guardate l’orrore commesso dai nazisti in nome dell’eutanasia»
Share del 6,44%, oltre 1,7 milioni di spettatori per “Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute” in diretta mercoledì scorso su La7 senza interruzioni pubblicitarie dalle cucine dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano. Aumerzen è un monologo – agghiacciante – sul programma di eugenetica e l’eutanasia nazista, una sorta di «prova generale» dello sterminio messo poi in atto con la «soluzione finale», in cui l’attore bellunese ha raccontato – documenti alla mano – come il nazismo abbia prima sterilizzato e poi sterminato con la complicità di medici, infermieri, burocrati, ostetrici e psichiatr…(continua a leggere sul nuovo sito)
La Francia boccia nuova proposta di legge sull’eutanasia
Il Senato francese ha bocciato la proposta di legge relativa all’assistenza medicalizzata per morire. Contro il provvedimento che, se fosse stato approvato, avrebbe spianato la strada all’eutanasia in Francia, una forte mobilitazione bipartisan, delle associazioni antieutanasiche e, a sorpresa, un deciso no del premier François Fillon, che ha scelto la stampa come veicolo per comunicare pubblicamente il suo no: «Dobbiamo stabilire se la società sia in grado di legiferare per riconoscersi il diritto di dare la morte – ha scritto in un lungo articolo – ritengo che questo limite non debba essere superato». Della proposta di legge il premier ha criticato anche la definizione ambigua di fine vita e l’assenza di un obbligo specifico di consultare la famiglia del malato. I due emendamenti votati ieri dall’assemblea hanno eliminato il primo controverso articolo del testo che consentiva a ogni persona maggiorenne e in grado di intendere, affetta da un male incurabile allo stadio terminale causa di una sofferenza fisica o psichica insanabile, di chiedere assistenza medica per ottenere una morte rapida e indolore.





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Grande flop per i testamenti biologici
Attraverso una verifica telefonica con i Comuni italiani si è scoperto che il numero dei testamenti biologici depositati presso gli uffici comunali è una sciocchezza…e la vogliono far passare come «un’esigenza a livello nazionale». Qualche esempio: a Torino, nonostante l’approvazione in giunta a novembre, «il registro non è ancora attivo – spiega l’assessore ai Servizi civici – dopo la circolare interministeriale che stoppa i testamenti biologici e la risposta critica dell’Anci, la giunta ha deciso di sospendere l’applicazione della delibera, in attesa di un approfondimento giuridico». A Cagliari e provincia (oltre 560 mila abitanti, un terzo dei sardi), spiega l’assessore provinciale alle Politiche sociali spiega che si sono avvalsi di quest’opportunità «una cinquantina di persone, in genere motivate e preparate». A Genova (oltre 600 mila abitanti) il Comune da novembre 2009 ha raccolto circa 170 testamenti: «All’inizio erano in tanti a interessarsi, poi il flusso si è stabilizzato», raccontano dall’ufficio competente. Il Comune di Palermo fa sapere che «non si è dotato di un registro dei testamenti, anche in considerazione dei contenuti della nota ministeriale». Testamento biologico «congelato» anche a Bologna, dove secondo il commissario Cancellieri è meglio occuparsi di cose più «urgenti». Più consistenti i numeri di Roma, dove i testamenti sono rispettivamente 900 (da aprile 2009) e 200 (da ottobre 2009), ma per una popolazione urbana di oltre due milioni e mezzo di abitanti. Peccato che comunque, in assenza di una legge nazionale molto lontana da essere attuata, anche quei pochi testamenti depositati non valgano assolutamente nulla.





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