Feed RSS

Archivi categoria: Famosi atei

Flores d’Arcais strumentalizza le parole del Pontefice e l’Unità lo bacchetta

Inserito il

L’ateo più subdolo e meschino d’Italia, il dipietrista direttore di MicroMega, Paolo Flores d’Arcais, ha pubblicato sul Fatto Quotidiano un articolo dal titolo “Niente sesso, sono il Papa“, dove manipola senza pudore le parole di Benedetto XVI, grazie ad accurati tagli del discorso qua e là. Costruisce così un discorso che Benedetto XVI non ha mai pronunciato e lo attacca per queste parole. Ma che sia la strumentalizzazione di un’idiota frustr-ateo se n’è accorta perfino l’Unità, che (come abbiamo già scritto in Ultimissima 19/1/11) scrive: «Da tempo accade che le parole del Pontefice riportate sui giornali non siano quelle realmente pronunciate. Distrazione o cattiva fede?» Il settimanale Tempi riporta l’accaduto: “manipolare, fraintendere e ribaltare il significato dei discorsi di Benedetto XVI ormai è diventato lo sport nazionale dei quotidiani italiani. La medaglia d’oro, però, se la aggiudica con merito il Fatto Quotidiano, che oggi pubblica a pagina 18 un articolo di Paolo Flores d’Arcais dal titolo: “Niente sesso, sono il Papa”. Lo scientista d’Arcais prende spunto per i suoi collage di citazioni dal discorso di Benedetto XVI in cui dichiara: «un’altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un’antropologia contraria alla fede e alla retta ragione». Le parole di Benedetto XVI sono 49 ma sul Il Fatto Quotidiano, l’invas-ateo ne riporta appena 11, disarticolando completamente il contesto della frase. Se perfino l’Unità si è accorta dell’ormai disperato tentativo complottista, significa che il leader dell’esoterismo razionalista sta già perdendo colpi.

  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su OKNOtizie
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace


  • Notizie correlate
    MicroMega, il razionalismo e l’esoterismo massonico (16/11/10)
    Quando gli atei fanatici di MicroMega e dell’UAAR si insultano fra loro (13/6/10)
    Le “terribili” accuse di MicroMega e Odifreddi alla Sindone (30/5/10).
    Sindone, risposte a MicroMega e a Mauro Pesce (28/6/10)

    Pubblicità

    Giuliano Ferrara: «io, laico, applaudo alla denuncia del Papa sull’educazione sessuale»

    Inserito il

    «Io, laico, applaudo alla denuncia del Papa», così risponde il direttore de Il Foglio, Giuliano Ferrara ad un’intervista de La Stampa (il suo quotidiano risulta al secondo posto nella classifica di qualità dei siti di informazione italiani stilata da Google, subito dietro al Corriere della Sera). Come molti altri condivide il monito di Benedetto XVI contro la partecipazione obbligatoria all’educazione sessuale (dove spesso si distribuiscono profilattici e pillole abortive all’insaputa dei genitori). «Questi corsi obbligatori nelle scuole sono una delle bandiere della stupidità occidentale. Non parlo a difesa della fede come fa il Papa e, diversamente da lui, non ho alle spalle duemila anni di ragione, però mi solleva sentirlo denunciare la sconcezza asettica e obbrobriosa dell`educazione sessuale obbligatoria. Il giorno della rielezione di Bush sul “New York Times” l’opinionista liberal Maureen Dowd attribuì quella vittoria al voto di suo fratello che aveva scelto il candidato repubblicano dopo che a scuola alla figlia di otto anni avevano insegnato a mettere un preservativo a un cetriolo». Rispetto all’educazione sessuale obbligatoria -continua il direttore de Il Foglio- era meglio ciò che accadeva in passato quando del sesso si parlava in famiglia attraverso le favole oppure in strada. «Anche stavolta il Papa ha avuto la sfacciatagine, il coraggio di impugnare la ragione per affermare nello spazio pubblico mondiale il contenuto e il significato della fede cristiana, una fede che assume alcuni principi liberali del tempo moderno senza sottomettersi alla sua deriva nullista». Associazioni gay e Radicali lo hanno criticato, e Ferrara commenta: «Come sempre lo criticano i portavoce istituzionali di una cultura i cui pilastri etici globali sono gli spermicidi, l’aborto moralmente indifferente, la pianificazione familiare coatta del sesso dei nascituri, la selezione eugenetica della vita e la sua riproduzione artificiale come mezzo a scopo di ricerca, fino all’eutanasia. Il Papa crede nella sobrietà dei costumi, in una sessualità umana orientata alla costruzione di significati vitali e non alla distruzione dell`amore nella caricatura del piacere».

     

  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su OKNOtizie
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace


  • Notizie correlate
    Il laico Piero Ostellino: «oggi la Chiesa è tra gli unici punti di riferimento stabili» (4/10/10)
    Il non credente Piero Ostellino: siamo tutti debitori del cristianesimo (19/5/10)
    Michele Serra: l’ateo devoto di Repubblica (23/8/10)
    Gian Enrico Rusconi, ecco uno dei nuovi amici atei di Benedetto XVI (24/6/10)

    Benito Mussolini: ecco tutto l’anticlericalismo del famoso ateo.

    Inserito il

    Abbiamo già avuto modo di sottolineare l’incredibile coincidenza che vede i peggiori uomini di ogni Stato abbracciare l’ateismo o l’anticristianesimo. Citando i più famosi…in Russia è indelebile l’operato degli atei Stalin & Lenin e a Cuba è nota la repressione del dittatore ateo Castro. Il peggior uomo vissuto in Albania è  invece certamente l’ateo Enver Hoxha; in Romania l’ateismo ha partorito Nicolae Ceauşescu, mentre in Jugoslavia ovviamente il triste primato spetta all’ateo Tito. Andando in Cina abbiamo la terribile coppia atea Mao & Deng Xiaoping e i loro colleghi Nordcoreani sono gli atei Kim Il-sung e Kim Jong-il. In Cambogia l’uomo più crudele è senz’altro stato il dittatore ateo Pol Pot, in Germania c’è il pagano e anticristiano Hitler, mentre in Polonia chi non ricorda le crudeltà dell’ateo Mátyás Rákosi?;. In Serbia ovviamente citiamo l’ateo Milosevic e così via… E in Italia? Anche qui l’ateismo ha partorito dei geni del male, qualcuno per caso non conosce Benito Mussolini?

    Su Il Foglio di qualche giorno fa è stato pubblicato un articolo (ripreso dal sito Libertà e Persona) in cui si capisce bene che tipo di rapporto c’era fra il Vaticano e Mussolini. Fin da subito (inizi del Novecento) uno dei peggiori anticlericali italiani scriveva: «O preti, non è lontano il tempo in cui cesserete di essere inutili e falsi apostoli di una religione bugiarda e in cui, lasciando al passato la menzogna e l’oscurantismo, abbraccerete la verità e la ragione, e getterete la tonaca alla fiamma purificatrice del progresso». Mussolini-, amante del socialismo, del progresso, della “ragione” (del razionalismo?), contro l’oscurantismo dei credenti, viene accolto in uno dei suoi viaggi a Trento come grande oratore, “versato soprattutto in anticlericalismo”. Occorre solo eliminare i nemici, gli avversari, coloro che si oppongono al trionfo del bene, all’ “internazionalismo”, all’ “anti-religiosismo”, all’ “affratellamento dei popoli”. Questi nemici sono la Chiesa, il militarismo, il “morbus sacer” del nazionalismo, l’ “Austria guerrafondaia”, guidata da un sovrano ridicolmente cattolico, e i militaristi germanici. Per il giovane rivoluzionario a succhiare il sangue del popolo italiano c’è la Chiesa, “grande cadavere”, “lupa cruenta”, “covo di intolleranza”, e i suoi preti, “pipistrelli”, “sanguisughe”, “pallide ombre del medioevo”, “sudici cani rognosi”, che vogliono mantenere il popolo nell’ignoranza. Le vicende di Galilei e di Giordano Bruno -continua Mussolini- sono lì a dimostrare chi sono i nemici della ragione e del progresso. Eppure, prosegue, oggi Marx ci ha finalmente aperto gli occhi, ci ha rivelato che Dio non esiste, e con lui Darwin, che ha dato un grosso colpo alle teorie della Bibbia, tanto che “nessun altra dottrina ha avuto portata maggiore di quella del grande naturalista inglese”. Da buon ateo materialista descrive poi l’amore come “una grandissima cosa: ma non è poi solo e non è tutto. E’ un mezzo per conservare la specie”. Nel romanzo Orkinzia, parla di “suore infami” che fanno violenza “su fanciullette ignude, incatenate, con le braccia dietro la schiena”. I preti, poi, sono orride creature che passano “ributtanti malattie veneree” ai bambini, come “porci in veste talare che pullulano ogni giorno nelle cronache dei giornali come funghi schifosi ammorbanti l’umanità coi loro fetori”.

    Ma questo è l’atteggiamento e il pensiero di ogni dittatore ateo vissuto su questa Terra (ovviamente sempre casualmente!). La giornalista e politica laica Souad Sbai ha affermato un anno fa: «Vorrei ricordare che i regimi totalitari del Novecento – nazismo nel suo periodo di ascesa e comunismo – hanno tentato di spazzare via i crocifissi dalle aule scolastiche e dalla storia europea, l’uno attuando la cosiddetta “guerra dei crocifissi”, l’altro tentando di cancellare Gesù Cristo dalla Storia dei Paesi dominati. In tal modo attuando un’operazione di de-semantizzazione e di conseguente distruzione del senso di una civiltà» (da Il Sussidiario, 5/11/09).

    Anche il filosofo più importante del ‘900, Karl Popper ebbe modo di dire: «Tra le fedi completamente disumane ci sono anche i vari tipi di totalitarismo e di razzismo: questi sono movimenti che con una fervente fede tentano di distruggere la maggiore conquista del cristianesimo: la credenza che siamo tutti fratelli, che tutte le differenze fra noi non sono alla fine molto importanti; la credenza, in breve, nell’unità dell’umanità» (da Karl Popper, Dopo la società aperta, Armando Editore).

    Qualche invasAteo ricorderà a questo punto la presunta alleanza tra Chiesa e Mussolini. Il giornalista Francesco Agnoli, anticipando le solite tiritere anticlericali circa i Patti Lateranensi, commenta: «Mussolini coi Patti Lateranensi riconobbe solamente alla chiesa ciò che le spettava, una piccola parte di ciò che le era stato tolto con la forza nel 1870. Ma subito dopo, come racconta per esempio il quadrumviro Cesare Maria de Vecchi, fatta la pace ufficialmente con la Chiesa, poteva riprendere la guerra. Ad esempio sciogliendo migliaia di circoli cattolici come ad esempio l’Azione Cattolica. Il Papa rispose con documenti ufficiali ed editoriali dell’Osservatore Romano, silenziati però dal regime». Invita poi a leggere i diari di Claretta Petacci (“dove è chiarissimo lo scontro con la chiesa sulle leggi razziali”), e di Galeazzo Ciano, ministro degli esteri, dove si rileva che il pregiudizio anticattolico di Mussolini non sparì mai, cedendo soltanto, talora, alle necessità contingenti.

     

  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su OKNOtizie
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace


  • Notizie correlate
    Il militante ateo Deng Xiaoping responsabile del massacro di Piazza Tienanmen (5/6/10)
    L’ateo-comunista Palmiro Togliatti fu connivente dei crimini di Stalin (4/6/10)
    L’agnostico von Hagens e le mostre d’arte con i cadaveri umani (27/5/10).
    Ecco il video dell’ateo Cohne-Bendit che difende i pedofili e il sesso con i minori. (1/5/10)

    Paolo Villaggio e l’ateismo perfetto: «credo nella magia e nel suicidio».

    Inserito il

    Paolo Villaggio è intervenuto all’interno della trasmissione «Un giorno da pecora» di Radio 2. Il povero signorotto 80enne, invecchiato cinicamente come la sua creatura Fantozzi, ha pensato di utilizzare l’occasione per sbrodolare la sua accanita anticlericalità. Ripetendo pedissequamente certe litanie care al duo fantozziano Pannella/Bonino ha accusato la Chiesa nientepopodimeno di antichità, di avere ancora filosofia medioevale su tutto: «eutanasia, preservativi e via dicendo. Se non si rinnova, muore». L’unico moribondo in realtà sembra proprio lui, e -forse per rinnovarsi- attacca anche Benedetto XVI: «Questo Papa, che parla molte lingue – soprattutto il tedesco – senza dubbio se comparisse sul balcone di piazza San Pietro con la sua voce ma vestito come Himmler farebbe svenire di paura molti ebrei». Il moribondo bavoso di rabbia è stato subito interrotto dal ministro Gianfranco Rotondi, anche lui presente alla trasmissione: «Questa è una provocazione inaccettabile. C’è un limite all’ironia – ha detto – Lei non ha il diritto di mancare di rispetto nei confronti del Pontefice e degli ebrei, che sono morti davvero». Ma non è certo finita qui. L’incontenibile Villaggio, continua Il Tempo, ha poi continuato con molta coerenza rispetto al suo ateismo: «Sto pensando seriamente al suicidio, so già la data della mia morte, me l’ha detta una maga russa. Ha rivelato a una decina di miei amici la data della loro morte con 20 anni di anticipo». Ecco l’incarnazione dell’ateo moderno perfetto: accuse noiose e fantozziane alla Chiesa e al Pontefice, una vita depressa, nostalgica e priva di valore tanto da non desiderare altro che suicidiarsi, e la fede -assolutamente non in Dio (per l’amor del cielo!!)- ma nella magia, nei maghi, magari nell’astrologia e perfino nella certezza morale degli extraterrestri (come ad esempio dice la sua collega nonna, Margherita Hack). Sono così in tanti a dimostrare che l’ateismo non esiste più (e forse non è mai esistito): chi sceglie di non voler credere a Dio si ritrova a dover credere in altri idoli, altre divinità (la magia, la scienza, la politica, il lavoro, il denaro ecc…) che rispondano all’esigenza di significato della vita. E se non funzionano? Suicidio collettivo, è chiaro. Un articolo molto ironico è anche apparso su Libero.

     

  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su OKNOtizie
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace


  • Notizie correlate
    Il suicidio del grande Monicelli: una fine disperatamente coerente per chi non è cristiano (1/12/10)
    Smascherato un tentativo laicista di screditare la Chiesa: ecco come funziona (25/11/10)
    «Io, atea, sostengo la fede e la religione» (11/11/10)
    L’ateo Chiaberge: «l’UAAR, Odifreddi e la Hack mi fanno correre in Chiesa» (24/9/10)

    Quel Pirandello dall’animo religioso…

    Inserito il

    Guido Davico Bonino è un critico letterario, critico teatrale italiano e accademico di storia del teatro all’Università di Torino. Per l’approssimarsi del Natale, ha pubblicato un volumetto nel quale raccoglie le Novelle per un anno di Luigi Pirandello. Un genio inserito in tutte le liste degli “atei celebri”. Davico ha scelto e ordinato nove racconti legati dal filo del Natale o comunque dal problema della fede o al tema della Chiesa, intitolato Sogno di Natale e altri racconti. Il testo è recensito da Avvenire: «Il Cristo che batte invano alle porte dei palazzi e dei tuguri per vedere se Gesù Bambino vi sia ben accolto, trovando ovunque risposte deludenti, palesa il pessimismo dell’autore non sulla figura del Salvatore, ma sulla sordità degli uomini nei confronti del suo messaggio». Emerge la posizione di un Pirandello da una forte sensibilità religiosa, come altri studiosi hanno accennato (Umberto Colombo, Antonio Sichera), Davico tratta il tema con grande equilibrio, parlando di un Pirandello laico ma aperto al dialogo con l’Oltre. Al fascino di Cristo non potè sottrarsi neanche il grande “laico” Jean-Paul Sartre (vedi Ultimissima 11/5/10)

     

  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su OKNOtizie
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace


  • Notizie correlate
    Josè Saramago: il moralizzatore e l’evasione fiscale (27/7/10)
    Quando Jean-Paul Sartre scrisse della natività di Cristo (11/5/10)
    Borges: il più importante scrittore del ’900 e il suo rapporto con Dio (9/5/10)