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Archivi tag: calcio

R. Lewandowski: «sono cattolico, non mi vergogno di Gesù»

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Robert LewandowskiFacili le ironie dopo che le due più grandi squadre di calcio spagnole, Barcellona e Real Madrid, hanno preso quattro gol a testa nella partita di andata delle semifinali di Champions League contro, rispettivamente, Bayer Monaco e Borussia Dortmund.

 

http://www.uccronline.it/2013/04/28/il-bomber-lewandowski-sono-cattolico-non-mi-vergogno-di-gesu/

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Da Sergio Parisse a Francesco Totti, sportivi cattolici

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Sergio ParisseDiciamocelo francamente: i campioni dello sport quasi sempre suscitano la nostra attenzione più per i loro gesti anticonvenzionali che non per le loro imprese agonistiche. Se Maradona o Gascoigne possono essere definiti come dei precursori ante litteram di Balotelli – ma il mai dimenticato campione argentino fa impallidire pure il più giovane Mario, e su questi paralleli tra presente e passato i giornalisti ormai si sono specializzati-, nell’immaginario di tutti noi restano impresse vicende familiari più o meno edificanti, relazioni tumultuose con show-girl che vanno e vengono, frequentazioni ed amicizie problematiche, scommesse illegali e partite vendute, corpi ridotti ad ospitare tatuaggi sempre più elaborati ampiamente esibiti sulle riviste patinate …e l’elenco potrebbe ancora continuare.

 

http://www.uccronline.it/2013/03/19/da-sergio-parisse-a-francesco-totti-sportivi-cattolici/

Tra sport e fede: Falcao, Mario Ancic e le origini religiose del Celtic | UCCR

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Falcao

L’ultima volta che si era parlato, in questa sede, di Fede e Sport lo si era fatto a proposito delle Olimpiadi di Londra 2012, durante le qualiabbiamo avuto testimonianza di una “ribellione” di un buon numero di sportivi al divieto britannico di esporre simboli religiosi durante i giochi.

 

http://www.uccronline.it/2012/12/20/tra-sport-e-fede-falcao-mario-ancic-e-le-origini-religiose-del-celtic/

Il breve incontro tra Javier Zanetti, Franco Baresi e Benedetto XVI

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Durante il recente Incontro Mondiale delle Famiglie, svoltosi a Milano dal 1 al 3 giugno con la partecipazione di Benedetto XVI, tra il milione di persone che ha partecipato c’erano anche volti noti: attori, cantanti, politici e calciatori. Due tra questi ultimi, Franco Baresi -storica bandiera del Milan- e Javier Zanetti -attuale capitano dell’Inter- hanno avuto l’onore di abbracciare il Pontefice, anche grazie all’incontro svoltosi con gli 80mila cresimandi all’interno dello stadio di San Siro.

http://www.uccronline.it/2012/06/09/il-breve-incontro-tra-javier-zanetti-franco-baresi-e-benedetto-xvi/

Josè Mourinho e Renzo Ulivieri parlano della loro fede cattolica.

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L’allenatore più famoso del momento, Josè Mourinho, si è “confessato” a Fogli, l’inserto di “Studi Cattolici (potete leggere l’intervista integrale su Avvenire). Comincia subito mettendo in chiaro le cose: «Non sono una persona modesta, sono credente». Ritorna poi alla vicenda di Reggio Calabria: «Il sindaco di Reggio Calabria mi aveva accusato di avere dato una moneta a un bambino disabile per umiliarlo. Invece a quel bambino avevo donato il mio crocifisso. Mia moglie l’aveva comprato a Fatima e lo tenevo in tasca da tre-quattro anni». E più avanti: «Sono cresciuto in una famiglia religiosa. Mi ha insegnato a pregare mia madre. Mi portò al santuario di Fatima e da allora il 13 maggio è una ricorrenza molto importante per me e per la mia famiglia. Almeno una volta all’anno vado lì in pellegrinaggio».

Su Avvenire invece un’intervista al mister Renzo Ulivieri, attualmente Presidente dell’AIAC ma anche «direttore tecnico» della Nir (Nazionale italiana religiosi) dal 2006. Il toscanaccio ex PCI, dice: «Potevano aver pensato giusto su quasi tutto, ma io mangiapreti mai stato. Come tanti della mia generazione venuta su nel dopoguerra, sono cresciuto frequentando sia la Casa del popolo che la parrocchia. Alla prima devo la mia formazione umana e ideologica; quella spirituale e soprattutto culturale, mi deriva dalla frequentazione di don Giuseppe. È grazie a quel gran prete che ho imparato a leggere e scrivere, ad amare il latino, ad appassionarmi ai libri di Giorgio La Pira e don Lorenzo Milani. Lettera a una professoressa è il testo base che mi ha guidato in tutto il mio lungo percorso professionale». Anche se, avverte: «La fede è una cosa seria e non si può mica confondere con una partita di pallone».

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