
Per aggirare i rigidi paletti imposti dal legislatore olandese, che ha stabilito un limite massimo d’età di 45 anni per l’accesso all’IVF (fecondazione in vitro), la donna si è rivolta per un trattamento con ovuli e seme donati al discusso ginecologo italiano Severino Antinori. Secondo la giornalista francese Gaëlle Rolin, Antinori, esperto in gravidanze molto tardive in donne cinquantenni e sessantenni, è «conosciuto per il suo vizio di giocare all’apprendista stregone e infischiarsene delle questioni bioetiche»…(continua a leggere)