Avviamo un Dossier sulla sentenza che vieta l’esposizione del crocifisso in Italia.
La sentenza
Il 3 novembre 2009 la Corte Europea ha accolto il ricorso di una cittadina italo/finlandese che chiedeva di togliere il crocifisso dalle aule scolastiche per rispetto ai non credenti e agli appartenenti di altre religioni e per affermare la necessaria neutralità che uno Stato dovrebbe avere. Ricordiamo che la Corte di Strasburgo non c’entra nulla con la Corte di Giustizia delle Comunità Europee. La sentenza viene da un’istituzione che non appartiene all’Unione Europea. Questo lo ha dichiarato anche il Commissario alla Giustizia dell’Europa, Jacques Barrot: «in merito alla presenza dei simboli religiosi negli edifici pubblici, vige il principio di sussidiarietà, e dunque ricade interamente nelle competenze degli Stati membri. La Corte Europea per i diritti dell’uomo non è un’istituzione europea. Inoltre non vi è alcuna normativa Ue che regoli la materia e anche le norme comunitarie contro la discriminazione escludono il riferimento ai simboli religiosi attribuendone la competenza agli Stati membri» (Barrot da Informati Subito.it).
Ecco come hanno reagito alla sentenza queste personalità.
Rassegna degli articoli pubblicati dall’UCCR.