Ecco la posizione di alcuni organi amministrrativi e le associazioni europee rispetto all’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici e nelle aule scolastiche. La pagina è in aggiornamento costante. La pagina è in costante aggiornamento.
Il Consiglio di Stato italiano. L’organo di rilievo costituzionale della Repubblica Italiana ha setenziato nel 2006 che il crocifisso è simbolo della storia e della cultura italiana e di conseguenza dell’identità del Paese (da Corriere della Sera 3/11/09).
La Corte costituzionale italiana. L’organo costituzionale ha dichiarato nel 2004 “manifestamente inammissibile il ricorso atto a togliere il crocifisso dalle aule. La questione non può essere solellevata” (da Corriere della Sera 15/12/04).
Tribunale amministrativo del Veneto. Il Tribunale regionale, nel 2005 ha sostenuto che il crocifisso è simbolo della storia e della cultura italiana e di conseguenza dell’identità del Paese, ed è il simbolo dei principi di eguaglianza, libertà e tolleranza e del secolarismo dello Stato (da Corriere della Sera 3/11/09).
Nicola Lettieri. Il giudice che rappresenta il governo italiano presso la Corte Europea, il quale ha sottoposto il ricorso del governo a un mini-tribunale di 5 giudici, ha dichiarato: «sottolineiamo che noi non siamo uno Stato laico, ma concordatario, come sancito dall’articolo 7 della Costituzione, e che quindi ha rinunciato ad alcune delle sue prerogative» (da GuidaSicilia.it 4/11/09).