Crimini della politica atea in Cina.

Tutti sappiamo che un governo agisce in base alla mentalità culturale e alla moralità dei suoi governanti. La Repubblica Popolare di Cina è ufficialmente atea (vedi Wikipedia). dal 1949. La pratica e la fede religiosa sono state sempre vietate dal dittatore comunista ateo Mao Zedong. I luoghi di culto sono stati trasformati in edifici non-religiosi e molti sono stati distrutti. Nel 1978 il regime ha permesso una maggior “libertà di religione”. Questo ha permesso un forte ritorno della religione. Tuttavia l’oppressione alla libertà religione resta molto grave (vedi Zenit.it e Lagoai). Nel 1957 il regime ha creato L’Associazione patriottica cattolica cinese, una divisione dell’Ufficio affari religiosi, con lo scopo di controllare le attività dei cattolici in Cina. Viene spesso indicata come “chiesa ufficiale” in contrapposizione alla “chiesa sotterranea” costituita dal clero e dai fedeli segretamente fedeli al Papa nonostante i divieti. Il governo sceglie i vescovi. Amnesty International ha documentato diffuse violazioni dei diritti umani in Cina: si stima che 500.000 persone sono attualmente in detenzione punitiva duratura senza accusa né processo. La censura di Internet e altri mezzi di comunicazione è in aumento (vedi Amnesty International). Ecco come si comporta il governo ateo-comunista.


  • 12/6/10. Nuovi crimini statali in Cina e Corea del Nord
    Oltre ad essere due delle Nazioni ad occupare i peggiori posti per quanto riguarda la violazione dei diritti umani, di recente è emerso un altro tipo di crimine: la tratta e lo scambio delle donne.