Il fisico Bussoletti: «Hawking? Nulla di nuovo né di convincente».

Ezio Bussoletti è professore Ordinario di Fisica e Tecnologie Spaziali all’Università Parthenope di Napoli. E’ capo della Delegazione Italiana al GEO (Gruppo Intergovernativo sulle Osservazioni della Terra) e membro del Comitato Tecnico Scientifico del MUR ed ENEA, dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Agenzia Spaziale Russa e del CDA dell’INAF (Istituto Nazionale. E’ inoltre Consigliere Scientifico della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO. Sul quotidiano Il Tempo ha scritto un articolo in risposta alle affermazioni di Hawking:

«Stralci giornalistici estratti dal contesto generale del libro rischiano di fuorviare il lettore o, peggio, di alterarne il contenuto. Si può però esprimere qualche dubbio sulla fondatezza logica di queste affermazioni: la più criticabile è quella in cui si afferma che le leggi della Fisica come quella della gravità l’Universo possono creare dal nulla. Da fisico mi permetto di obiettare che il fatto stesso di accettare “a priori” l’esistenza di queste leggi, se l’Universo fosse stato creato dal nulla, richiederebbe comunque di giustificare “perché” e “come” sono nate. Hawking salta il problema dando per assioma la loro esistenza e da questo deduce la creazione dal nulla per loro mezzo. La contraddizione appare evidente. E per lo stesso motivo potremmo affermare che siccome gli aeroplani volano grazie alle leggi della fisica, sono stati creati dal nulla senza il bisogno di un inventore. Ancora meno strabiliante è il suggerimento dell’esistenza di altri sistemi solari ed altri mondi: il problema “se siamo soli” gli astrofisici se lo sono posto da vari decenni. Nessun messaggio nuovo ed eclatante anche da questo versante.

Tutti hanno il diritto di cambiare idea, ma la dicotomia tra scienza e fede è ben lontana dall’essere risolta, ove mai questo sarà possibile. D’altronde, tutto questo è anche logico perché con la scienza noi misuriamo e cerchiamo di interpretare la natura; la Creazione, con buona pace del nostro, non è misurabile e la possiamo accettare solo per fede perché concerne una dimensione diversa, superiore alla natura fisica. Per ora le giustificazioni addotte da Hawking non hanno la forza per convincerci mentre ci sostiene la convinzione che esista un Creatore che, come diceva Einstein, non gioca a dadi e che, proprio per la sua visione superiore, creando l’uomo, ha ritenuto avesse un senso creargli intorno tutto il resto».

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